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I contenuti non bastano più: come evitare che i tuoi lead spariscano dopo il primo click

Lead
Lead che spariscono

Hai pubblicato un ebook, una guida o un video. I numeri sembrano buoni: qualcuno lo scarica, qualcuno si iscrive.Ma poi?Non legge, non apre le email successive, non ti contatta.È il divario tra interesse e azione: un problema crescente anche in Italia, anche tra PMI, anche tra chi fa contenuti “fatti bene”.

Nel marketing lo chiamano consumption gap. In pratica: la distanza tra chi richiede un contenuto e chi lo consuma davvero.E fidati: oggi quel divario è sempre più largo.


1. Cosa succede davvero per i tuoi lead dopo che qualcuno scarica il tuo contenuto?

Secondo una recente analisi di NetLine (USA), tra il momento in cui un utente chiede un contenuto e il momento in cui lo consuma, passano in media quasi 40 ore.E spesso… non lo consuma proprio.

Questo ha conseguenze concrete:

  • Le email automatiche arrivano fuori tempo

  • Il tuo contenuto non ha impatto reale

  • Le conversioni calano anche se i lead crescono


2. Perché succede? (E non è solo colpa del cliente)

Certo, chi scarica magari è distratto, ha mille cose da fare.Ma la verità è che molti contenuti non sono pensati per essere davvero letti. Sono troppo lunghi, troppo generici, troppo autoreferenziali.E spesso il follow-up non è utile, ma solo “commerciale”.

In più:

  • Troppi form da compilare

  • Nessuna personalizzazione nel messaggio

  • Contenuti tutti uguali (ebook da 25 pagine che nessuno legge…)


3. Come risolverlo in modo pratico

Qui entra il metodo. Ti lascio alcune regole che applico ogni giorno quando lavoro su contenuti, lead magnet e strategie con i miei clienti.

Pensa al contenuto come a un assist, non come a un goal

L’obiettivo non è “scaricare”, ma accompagnare. Il contenuto deve aprire la strada, non chiuderla.

Fai follow-up solo se hai qualcosa da dire

Non basta inviare un’email dopo 10 minuti. Serve dire qualcosa di utile: “Hai trovato utile la guida? Ecco un caso pratico simile.”Oppure: “Ti interessa un video che ti spiega in 2 minuti i punti chiave?”

Cambia formato: breve, utile, chiaro

Playbook, mini-guide, checklist, esempi pratici…Questi contenuti hanno un tasso di conversione molto più alto degli ebook lunghi. E funzionano anche per chi ha poco tempo.

Lavora su UX e leggibilità

  • Titoli chiari

  • Mobile first

  • Scaricabile subito, senza ostacoli


4. Il contenuto è il primo passo, non la soluzione finale

Un contenuto ben fatto non serve a “vendere subito”, ma a guadagnarsi un secondo contatto.Se lo salvi, se ci torni, se ti incuriosisce… allora funziona.

E da lì puoi costruire relazioni, email personalizzate, automazioni intelligenti, retargeting, consulenze.


Conclusione con CTA (non commerciale)

Se vuoi creare contenuti che non finiscono nel dimenticatoio, devi cambiare approccio.📌 Non pensare solo alla produzione, pensa anche al consumo.📌 Non serve fare tutto, serve fare le cose giuste, nel momento giusto.

Ne parlo spesso anche nelle mie consulenze e nei corsi su content marketing e lead generation.E se vuoi vedere l’articolo da cui ho preso spunto per scrivere questo, lo trovi qui 👉Link articolo originale in inglese → studioid.com




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