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Perché i tuoi contenuti AI assomigliano a tutti gli altri

una influencer in strada che fa un contenuto con l'ia
Contenuti IA che sembrano uguali

Introduzione

Hai mai aperto un post scritto con l’AI e pensato che avrebbe potuto firmarlo chiunque? È il problema più diffuso: contenuti che “funzionano” ma assomigliano troppo a quelli degli altri. Il rischio non è teorico: se i tuoi testi sono anonimi, vieni percepito come uno tra tanti e perdi la possibilità di farti ricordare. In questo articolo vediamo perché accade, perché è un problema serio per PMI, commercianti e freelance italiani e quattro modi pratici per invertire la rotta. L’obiettivo non è smettere di usare l’AI, ma usarla per amplificare la tua voce invece di appiattirla.


Perché i contenuti AI finiscono per sembrare tutti uguali

Gli strumenti generativi pescano da enormi moli di dati: se il tuo prompt è generico, il risultato sarà generico. Frasi corrette ma piatte, argomenti comuni, esempi astratti. HubSpot definisce questo fenomeno “Sea of Sameness”: newsletter, blog e post che si confondono uno con l’altro. Non è un limite tecnico: è mancanza di input distintivi. Senza dettagli sul tuo pubblico, sul tono di voce e sulla tua storia, l’AI colma i vuoti con ciò che trova di più diffuso. Il risultato è una prosa che potrebbe appartenere a qualsiasi competitor.


Perché è un problema serio per chi lavora in Italia

Le persone oggi leggono più titoli che articoli, più anteprime che testi completi. Se il messaggio non è chiaro e riconoscibile, vieni scrollato via. E per le PMI questo pesa più che per i grandi brand: un negozio di arredobagno a Vercelli, un ristorante a Torino o un freelance a Milano non hanno budget infiniti per ricomprare attenzione. Se i tuoi contenuti sembrano “copia e incolla”, diventi invisibile. Al contrario, testi con voce unica, dettagli concreti e storie vere possono trasformarsi in un vantaggio competitivo immediato.


I 4 modi per distinguerti davvero

1) Parti dal pubblico, non dal prompt

Dire “il mio target sono le PMI” non basta. Devi sapere come parlano i tuoi clienti, quali parole usano, quali problemi li tengono svegli. Raccogli recensioni, email, feedback sui social: usa quel linguaggio nei prompt. Se vendi box doccia in Piemonte, chiedi all’AI di generare contenuti che rispondano a dubbi concreti come tempi di installazione o incentivi disponibili. Così i tuoi testi risuonano autentici e non intercambiabili.

2) Scrivi una guida di stile sintetica

Il tono di voce non può cambiare a seconda dello strumento. Definisci in una pagina il tuo stile: diretto o consulenziale? Frasi brevi o discorsive? Quali parole usare e quali bandire? Fornisci questa guida ogni volta che chiedi all’AI di scrivere: diventa un “filtro” che dà coerenza e riconoscibilità. Un consulente, ad esempio, può scegliere frasi brevi, CTA pratiche e zero tecnicismi inutili: l’AI seguirà questa direzione.

3) Trasforma la tua storia in un concept ricorrente

Ogni attività ha un filo narrativo che la distingue. Un artigiano del legno può insistere su “riparare invece che buttare”, un freelance su “dati e risultati prima delle opinioni”. Inserisci questo concept nei prompt come elemento da ripetere in blog, post e campagne. Così ogni contenuto, pur diverso, rafforza la stessa identità.

4) Progetta contenuti per canali e momenti specifici

Non basta “essere presenti”. Devi capire dove il tuo pubblico cerca informazioni, confronta alternative e decide. Su LinkedIn funziona un case study concreto, su Instagram un reel dimostrativo, su Facebook una storia locale. Dai all’AI brief diversi a seconda del canale: stesso messaggio di fondo, ma declinato in formati e toni adatti.


Esempi concreti

  • Un negozio di arredobagno può pubblicare una guida “Come scegliere il box doccia in un bagno piccolo” con foto reali e tempi medi di installazione.

  • Un ristorante può raccontare il concept “ingredienti piemontesi in 3 mosse”, declinandolo in ricette brevi e reel stagionali.

  • Un freelance Google Ads può spiegare il proprio metodo in tre passaggi con numeri di un caso cliente reale.

Sono contenuti semplici, ma con dettagli che solo tu puoi raccontare. Ed è questo che ti distingue.


Come applicarlo subito: 3 mosse operative

  1. Analizza 10 contenuti recenti e chiediti: “Potrebbe averlo scritto chiunque?”. Se sì, riscrivine uno usando dettagli di pubblico, guida di stile e concept.

  2. Crea oggi la tua guida di stile: una pagina con tono, lessico, claim e CTA. Inseriscila nei prompt e aggiornala ogni tre mesi.

  3. Progetta una mini-campagna di 15 giorni con un unico tema declinato su 3 canali: blog, social e newsletter. Usa l’AI per la scalabilità, ma parti sempre dalla tua voce.


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